Thursday, September 18, 2008
UNIVERSITA': PARTE CORSA ALLOGGI, TANTI AFFITTI 'NERI'
ROMA, 5 SET - Con l'imminente inizio del nuovo anno
accademico ritorna la corsa agli alloggi per gli studenti fuori
sede. Ogni anno sono messe a disposizione degli studenti
residenze da parte delle università, delle aziende regionali e
degli istituti religiosi, variabili a seconda della
disponibilità. Stando ai dati del Ministero dell'Istruzione
relativi al 2007, le regioni con il più alto numero di
fuorisede sono Lombardia (circa 94 mila su 200 mila totali),
Lazio (circa 75 mila su 185 mila), Emilia-Romagna (circa 80 mila
su 121 mila) e Veneto (circa 59 mila su 92 mila). In tutti
questi casi il numero di posti letto totali messi a disposizione
é nettamente inferiore a quello di chi studia fuori dalla
propria regione d'origine: sono circa 10 mila per la Lombardia,
circa 6.000 per l'Emilia-Romagna, 4.200 circa per il Lazio e
5.030 per il Veneto. Ci sono, poi, regioni come Valle d'Aosta e
Molise, in cui non c'é alcun posto letto messo a disposizione.
In nessuna delle altre regioni, inoltre, i posti letto sono
sufficienti a soddisfare la domanda dei fuori sede.
La conseguenza inevitabile è che si ricorre sempre più alle
offerte di alloggi privati. E a riproporsi è il vecchio
problema di affitti in nero e sempre più alti. Qual è la
situazione nelle regioni italiane a riguardo? In base a una
ricognizione sui siti dedicati agli studenti, al vertice della
classifica delle città più care c'é Roma, seguita da Milano e
Firenze. Se nella Capitale il costo medio di una stanza singola
é di 500 euro, variabile a seconda della zona e della
metratura, a Milano e Firenze la media è di 400 euro. A seguire
Bologna, che, con un costo medio (sempre in riferimento alla
singola) di 350 euro, in aumento rispetto allo scorso anno, è
la città universitaria più cara dell'Emilia-Romagna: città
come Parma e Modena si attestano sui 300 euro. Partendo dal Nord
si riscontra questa cifra anche ad Aosta, Torino, Genova (meno
cara è Savona, con una media di 250 euro a singola), e, verso
est, Verona e Venezia, mentre leggermente più economiche per
chi vuole studiare sono Padova (costo medio singola 250 euro) e,
in Friuli, Udine e Trieste, dove per avere una stanza singola si
pagano mediamente 200-220 euro.
Se Firenze è la città universitaria più cara dopo Roma e
Milano, le altre città toscane non si rivelano comunque
convenienti: a Pisa e Siena il prezzo medio di una singola è di
300 euro. Più economiche sono Umbria, Marche, Abruzzo e Molise:
per studiare negli atenei di Perugia, Ancona, Camerino,
l'Aquila, Chieti e Campobasso occorrono mediamente 200 euro per
una stanza singola. Più abbordabili si rivelano, infine, le
città meridionali:se affitti un po' più alti si riscontrano a
Napoli, dove il prezzo medio di una singola è di 300 euro, per
le altre città si oscilla tra i 200 euro di Bari, Potenza,
Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e delle città universitarie
delle isole (Messina, Catania, Palermo, Enna, Cagliari) e i 150
euro di Foggia e Lecce. (ANSA).
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