Wednesday, June 23, 2010

UNV Internship Programme: trenta tirocini in Paesi in via di sviluppo finanziati dal ministero degli Esteri

L’UNV Internship Programme, acronimo che sta per United Nations Volunteers, è un’iniziativa annauel finanziata dal Ministero degli affari esteri e organizzata in collaborazione con il dipartimento di affari economici e sociali delle Nazioni Unite, che offre a giovani laureati l’opportunità di effettuare tirocini in paesi in via di sviluppo, per un periodo di 12 mesi. Il programma prevede la partecipazione a progetti delle Nazioni Unite in diversi stati extraeuropei (soprattutto africani, ma anche dell’America centro-meridionale e dell’Asia), intervenendo in specifiche aree di interesse:governance, pari opportunità, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, micro-imprese, riduzione della povertà, sviluppo sostenibile, ambiente. I tirocinanti ricevono un alloggio e un rimborso spese, proporzionato al costo della vita del paese di destinazione e variabile dai 1000 ai 3mila dollari netti (da 830 a 2500 euro), più un biglietto aereo andata e ritorno. Fino al 30 luglio è aperto il bando per gli stage UNV che partiranno a febbraio 2011. Ancora non è stato stabilito il numero preciso di posti disponibili, ma saranno all'incirca una trentina I requisiti previsti dal bando (consultabile sul sito www.undesa.it) sono: età non superiore a 26 anni (nati dal 1 gennaio 1984), nazionalità italiana, ottima conoscenza della lingua inglese e preferibilmente di un’altra lingua ufficiale delle Nazioni Unite, laurea vecchio ordinamento, o specialistica, oppure triennale seguita da un master. È fondamentale, inoltre, possedere conoscenze di base sulle questioni della cooperazione allo sviluppo. Titolo preferenziale un’esperienza da volontario in ONG o comunità. Il modulo di domanda, da compilare in inglese, è disponibile presso l’ufficio UN/DESA di Roma o scaricabile dai siti www.undesa.it e www.esteri.it. Ad esso vanno allegati una lettera motivazionale in inglese (non più di 200 parole), certificati di laurea e post-laurea (anche in fotocopia) e un elenco di tutti i corsi frequentati. La documentazione deve essere spedita al dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite (Corso Vittorio Emanuele 251, 00186 Roma), con la dicitura “Programma UNV Internship”. Non ci si può candidare via e-mail o fax. L’iter di selezione è gestito principalmente dalla sede tedesca delle Nazioni Unite:l’Italia finanzia i contratti e decide i progetti da realizzare; a Bonn, invece, vengono selezionati i profili da convocare per i colloqui, che si svolgeranno a novembre 2010. I candidati prescelti prenderanno parte, a gennaio dell’anno prossimo, a un briefing di due giorni nella città tedesca, prima di iniziare il tirocinio, nel mese successivo. Quella attualmente in corso è la decima edizione del programma UNV. Un progetto partito nel 2000, che finora ha coinvolto 292 tirocinanti, solo italiani, con circa 600 richieste ogni anno. A spiegare a Repubblica degli stagisti le caratteristiche del candidato–tipo è Rossella Salvia, programme officer dell’ufficio risorse umane per la cooperazione internazionale delle Nazioni Unite: “La maggior parte dei candidati arriva dal nord e dal centro Italia, in particolare Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia-Romagna. I neo-laureati da cui riceviamo più richieste provengono soprattutto dall’Università di Bologna, dalla Bocconi, dall’Università “La Sapienza” e dall’Università di Perugia. Solitamente, più del doppio dei posti sono assegnati a donne. Può capitare che alcuni tirocinanti abbandonino prima della fine dei 12 mesi, ma è difficile per noi monitorare questi dati”. Uno degli aspetti più interessanti è che, a fronte di un numero di richieste pressoché costante, i posti messi a bando sono aumentati di anno in anno: “Se la prima edizione prevedeva 15 tirocini – fa notare la dottoressa Salvia - , sono stati 29 quelli assegnati per il 2009-2010. Segno dell’interesse al potenziamento di questo tipo di attività”. Che sembra rappresentare un buon investimento per i tirocinanti: anche se a Roma non sono in grado di fornire cifre precise, spiegano che in diversi casi al tirocinio è seguito un contratto a termine o un inserimento stabile nella struttura in cui si è operato. Chiara Del Priore

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